La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto un credito di imposta a favore di aziende che adottano attività di formazione per i propri dipendenti qualora vogliano formarsi per l’applicazione delle nuove tecnologie previste dall’industria 4.0.
Come previsto dal decreto attuativo emanato il 04 maggio del 2018, possono accedere al credito d’imposta per la formazione dei dipendenti tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e le stabili organizzazioni a prescindere dal regime giuridico, dalla tipologia di attività svolta e dalla tipologia di regime contabile.
In riferimento agli enti non commerciali possono accedere al credito di imposta solo se svolgono anche attività commerciale e solo se l’attività di formazione riguarda le attività commerciali, mentre restano esclusi i lavoratori autonomi e le imprese che si trovano in uno stato di difficoltà.
Le attività di formazione riconosciute ai fini dell’ammissibilità del credito di imposta devono riguardare attività che hanno la finalità di consolidare le conoscenze nell’ambito dell’utilizzo dei procedimenti tecnologici, mentre non si applicano a quelle attività di formazione ordinaria o periodica, come ad esempio, i corsi relativi alla sicurezza sul lavoro.
Tra i requisiti necessari vi è il rilascio dell’attestato di partecipazione al dipendente, anche a tempo determinato e che l’attività di formazione sia prevista dal contratto collettivo nazionale.
L’entità del credito di imposta è pari al 40% delle spese ammissibili, intendendosi per tali le spese inerenti il costo aziendale circa la formazione del personale discente e le spese relative al personale che si occupa di tutor o docente nell’ambito dell’attività formativa oggetto del credito di imposta.
Il credito di imposta è riconosciuto per le spese in formazione sostenute a partire dal 31/12/2017 ed è previsto un tetto massimo pari a 300.000 €.
Per ulteriori informazioni rivolgersi presso lo Studio Commerciale della Dott.ssa Bruno
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